Com’è nata la @? Storia di una chiocciola e dell’uomo che la riportò in vita.

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Com’è nata la @? Storia di una chiocciola e dell’uomo che la riportò in vita.

 
La usiamo quotidianamente negli indirizzi mail o per indicare il destinatario del messaggio su Twitter, ma la @ ha origini antichissime.

Fu Ray Tomlinson a salvarla dal dimenticatoio e a farla diventare un elemento insostituibile per il mondo digitale.

Le origini della @
 

Grazie agli studi di Giorgio Stabile, docente di Storia della scienza dell’Università “La Sapienza” di Roma, ritroviamo le prime tracce del simbolo @  in alcune carte commerciali dei mercanti veneziani del 1500.

La chiocciolina rappresentava l’anfora, una unità di misura utilizzata a quel tempo. Questa teoria fu confermata anche dal ritrovamento, in un dizionario spagnolo-italiano del 1492, della parola “arroba” tradotta come “anphora“, termine usato per indicare un peso di 25 libbre.

Successivamente il simbolo @ è stato impiegato nel mondo anglosassone per le transazioni economiche con l’accezione di “at a price of” (al prezzo di), e in Italia per sostituire in alcuni casi il termine Addì, ovvero l’odierno “lì” o “presso”.

La storia recente vede poi l’inserimento della @ nel 1884 tra i caratteri delle macchine da scrivere ad uso commerciale.

 

Com’è nata l’email?
 

Ray Tomlinson, da pochi giorni deceduto all’età di 74 anni, può essere considerato il padre dell’email.

Nel 1971 ebbe infatti l’intuizione che stravolse per sempre il nostro modo di comunicare.

Giovane ingegnere americano, laureato al MIT, faceva parte del team di sviluppatori del progetto ARPANET, l’antenato del nostro Internet.

Il primo messaggio fu scambiato tra due macchine vicine collegate solamente dalla rete Arpanet. Il contenuto della prima mail, nonostante le numerose leggende diffuse sul web, era probabilmente un insieme di più lettere senza importanza tanto da essere dimenticato dall’autore stesso, come sottolineato nel suo blog.

Tomlinson scelse la @ come elemento separatore tra il nome del destinatario e quello del computer.

L’utilizzo del simbolo @ era, infatti,  molto inusuale, per cui fungeva palesemente da divisore tra i due elementi ed evitava il rischio di ritrovarlo nel nome dell’utente come poteva capitare con altri segni di punteggiatura.

L’ingegnere, che aveva notato la chiocciola sulle macchine da scrivere, optò per la @ anche per il significato nell’inglese corrente di “at” (presso), ad indicare il computer presso il quale inviare il messaggio.

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La @ nel mondo
 

Il segno @ viene denominato in modi molto diversi all’estero, alcuni davvero originali e divertenti.

Simile all’Italia, troviamo la Corea che attribuisce alla @  il termine “lumaca”.

In Svezia invece è la proboscide di elefante, in Norvegia la coda di maiale, il verme in Ungheria, l’aringa in Repubblica Ceca e il cagnolino in Russia.

Per i cinesi invece è il topolino, per i serbi la scimmia, per gli israeliani una sorta di strudel, per i greci la papera.

 

L’insegnamento di Ray Tomlinson
 

Nel suo blog, Ray Tomlinson, impegnato a sfatare i falsi miti createsi intorno all’invenzione dell’email. scrisse questa bella riflessione:

Don’t believe everything you read on the web. Remember, there are humans behind those web pages and humans make mistakes.”

Non credete a tutto ciò che leggete sul web. Ricordate, ci sono degli esseri umani dietro a quelle pagine web e gli esseri umani commettono errori.

L’immagine dell’articolo è tratta da wired.com

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