Nuovi obiettivi, si parte.

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Nuovi obiettivi, si parte.

“Se pensi che la formazione sia costosa, prova con l’ignoranza” ha affermato Derek Bok, rettore dell’Università di Harvard. Una frase provocatoria, di certo illuminante, che può essere estesa oggi a milioni di Aziende. Scopri insieme a noi i vantaggi del cambiamento: nuovi obiettivi, nuovi sogni.

“Se pensi che il cambiamento sia costoso, prova con l’abitudine”, potremmo dire a tante realtà, piccole e medie, che ancora fanno resistenza al web e ai suoi meccanismi, soltanto perché non li conoscono. E allora, se non volete rimanere fermi mentre il mondo attorno si evolve, fate spazio a nuove idee e a nuovi modi di essere.

Partendo da quello che siete, potrebbe essere utile definire nuovi obiettivi, più in linea con il mercato e con la vostra vita di oggi.

1 CHE COSA VORRESTE VERAMENTE?

Fate insieme a noi questo gioco, che non è per nulla superficiale. Gli obiettivi, per essere validi, devono rispondere alla regola SMART. Immaginate dove vorreste arrivare (“voglio che la mia azienda aumenti il fatturato del 15%”, “voglio ampliare il mio bacino d’utenza”, “voglio creare un clima più produttivo in ufficio”; Ma anche “voglio trovare un nuovo lavoro”, “voglio cambiare casa”) e poi definite il vostro obiettivo nel dettaglio in modo che sia:

S (Specific) = SPECIFICO preciso, il più preciso possibile (non “voglio un’azienda più produttiva” ma “voglio aumentare lo scontrino medio di x”)

M (Measurable) = MISURABILE, quantificabile; devo poter monitorare l’evoluzione della situazione e devo constatare con certezza il suo raggiungimento.

A (Achievable) = RAGGIUNGIBILE nessun sogno a testa all’aria, che disperde le energie senza portare risultati. E’ molto più interessante porsi obiettivi raggiungibili, soddisfacenti.

R (Realistic) = REALISTICO qui entra in gioco anche la situazione di partenza. Quali sono le mie risorse? Da dove parto? E’ realistico immaginare che? Siate onesti.

T (Time Constrained) =FISSATO NEL TEMPO, devo indicare chiaramente entro quando voglio realizzarlo.

Ma non solo.
E’ bene che ogni obiettivo sia formulato in positivo, rilevante (raggiungerlo deve realmente cambiare le cose), eticamente corretto, ecologico (deve permettermi di vivere meglio, le inevitabili perdite che deriveranno dalla sua realizzazione devono essere inferiori ai vantaggi).
Infine vale le la pena fermarsi un attimo e chiedersi: come mi sentirò quando questo obiettivo sarà realizzato? Come sarà la mia vita (o la mia azienda)?

La poca precisione nel definire i nostri obiettivi spesso rispecchia anche la poca costanza nel cercare di raggiungerli, la mancanza di coraggio e di impegno, l’assenza di responsabilità.

Personalmente, ho sperimentato questo sistema in un momento di cambiamento. E c’è qualcosa di meraviglioso nell’accorgermi che quei pochi minuti spesi a mettere nero su bianco i miei sogni sono stati fondamentali per trovare la strada giusta.

2 UN OCCHIO ALLE RISORSE

Nel considerare gli obiettivi e nel pianificare un progetto, è necessario considerare fermamente le risorse che avete a disposizione, per esempio con l’analisi SWAT. E se vi accorgete di qualche lacuna, non spaventatevi: il mondo è pieno zeppo di opportunità per migliorarsi e cambiare. A volte è sufficiente un po’ di coraggio. Un esempio? Proprio ieri, una simpatica signora ha telefonato in azienda, per informarsi su alcuni Corsi di Social Marketing: “è un mondo nuovo per me, ma non vedo l’ora di imparare”. Questo è l’atteggiamento giusto.

3 SI PARTE.

Oggi, non domani! No more excuses.

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