Risultati organici personalizzati

Come indicizzare immagini su Google

Risultati organici personalizzati

Risultati organici personalizzati per ogni utente.

Per chi non sapesse che cosa si intenda per risultati organici vi consiglio di leggere questo articolo:

In questo articolo vi faremo vedere l’evoluzione della serp di Google, in risultati personalizzati per il singolo utente. Che cosa si intende per risultati organici personalizzati? Il concetto è molto semplice, ogni singolo utente che andrà a fare delle ricerche sul motore di ricerca Google, otterrà dei risultati di ricerca personalizzati, quindi differenti da un altro utente che ricercherà la stessa chiave di ricerca. La personalizzazione dei risultati di ricerca sarà influenzata da differenti fattori, ma sta di fatto che, se un utente ricercherà “macchina usata Roma”, i risultati che otterrà, potranno essere differenti dai risultati presentati per una stessa ricerca effettuata da un altro utente.

Ecco quelli che possono essere i principali fattori di influenza:

  • posizione della ricerca (intesa come località)
  • utente loggato
  • cronologia sporca
  • cerchie di google +

 

 

Sviluppiamo i vari punti nel dettaglio:

Posizione della ricerca

Un utente che ricerca una chiave da una determinata città, potrà ottenere risultati di ricerca differenti per la sessa chiave ricercata da una città differente. Impostiamo dagli strumenti di ricerca di Google come città Torino, facciamo la ricerca per “automobile 147 usata” e poi facciamo la stessa ricerca con l’impostazione sulla città di Roma. I risultati che si otterranno potranno essere influenzati dal fatto che Google cercherà di fornire i risultati più pertinenti possibili all’utente e di conseguenza cercherà i siti localizzati al meglio sulle due differenti città. Su Torino presenterà quindi portali e autoconcessionarie di Torino e cintura, mentre su Roma farà la stessa cosa, con la sola differenza della località ovviamente.

Utente loggato

Se un utente entra in Google loggandosi con la sua Gmail, google avrà comunque la cronologia dai siti maggiormente visitati da tale utente su Google e quindi tenderà a riproporglieli nuovamente se ha registrato che questi siti erano stati utili per l’utente in questione nel passato.

Cronologia sporca

Stesso concetto dell’utente loggato, in questo caso la cronologia del singolo browser, andrà ad influenzare la serp presentata da google. Cerchiamo per esempio per la prima volta: “Gonfiabili pubblicitari” su Google con ricerca impostata da Torino, il primo risultato proposto sarà il sito peraria.it: Risultati organici personalizzati Clicchiamo ora su un altro risultato di ricerca, per esempio il 3° ipromo.it, visitiamo un paio di pagine di questo sito e poi chiudiamo il browser. Andiamo ora a riaprire il Browser  e ripetiamo la ricerca,di “Gonfiabili pubblicitari”, il primo risultato rimarrà peraria.it, ma come si vede dall’immagine che segue il sito che abbiamo visitato in precedenza è salito dalla terza alla seconda posizione: 2   In questo caso vi consiglio di andare a cancellare quella che è la cache e la cronologia del browser in modo da fare sempre “ricerche pulite”.

Cerchie di Google +

Facendo la ricerca da utente loggato con Google possiamo andare a modificare direttamente la serp degli utenti, se questi sono presenti nelle nostre cerchie di Google +. Eccovi un esempio concreto: Ricercando “catering Torino” da utente non loggato avremmo risultati di ricerca differenti che da un utente loggato: 3 L’immagine mostra sulla sinistra un utente loggato e sulla destra la stessa ricerca con utente non loggato. nella finestra di sinistra si vede un post inserito da Alessandro Isoardi  su Google + in cui viene trattato l’argomento Catering. Avendo l’utente che ha fatto la ricerca, nelle proprie cerchie, l’utente Alessandro che ha trattato l’argomentazione ricercata, google lo propone nella propria serp anche se si tratta di un post sul Google social, ed eccovi il post in questione:

Come si vede dal post, l’argomento trattato è proprio catering a Torino.

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