Scrivere per il web

Scrivere per il web

Scrivere per il web

Jacob Nielsen nel 2007  affermò “L’Utente sul web non legge”. Ma allora: se non legge, che cosa fa?

Se anche tu ti poni queste domande e sei alla ricerca di regole su come scrivere per il web,  leggi qui.

Scoprirai che in fondo aveva ragione lui  (su questi temi ha fondato una vera e propria Azienda): l’utente sul web non legge, piuttosto interpreta e codifica, zigzagando e curiosando. Ed è bene saperlo, prima di scrivere un testo. 

 

LA LUNGHEZZA NON CONTA

Che sia lungo o corto, l’utente non leggerà comunque tutto. Perché lui, appunto, esplora, seleziona, spazia. La lunghezza standard è 1500 battute, ma sono misure davvero indicative (corrispondono ai 7 minuti di pazienza che un utente, in media, può dedicarti) e lasciano il tempo che trovano. Quindi, più che soffermarti sul numero delle battute, chiediti quali sono le regole fondamentali per attirare la sua attenzione proprio laddove vuoi tu e per far sì che rimanga sulla tua pagina fino alla fine.

 

5 REGOLE PER UN BUON ARTICOLO ONLINE:

1 INSERISCI INFORMAZIONI ESSENZIALI ALL’INIZIO, nel primo paragrafo. E’ l’unico che l’utente legge per intero: se acquisti autorevolezza nelle prime righe, il gioco è fatto.

2 DIVIDI IL TESTO IN BREVI PARAGRAFI, con titoli ben chiari: immagina di creare tante piccole isole, per permettere all’utente di muoversi con agilità; titoli e sottotitoli sono una mappa, lo aiuteranno a trovare subito quello che cerca. Presta molta attenzione alla forma, perché l’occhio vuole la sua parte, più che mai sul web. L’utente sicuramente scappa quandositrovadifronteunacozzagliadiparole, fittefitteesenzarespiro. Interlinea, spazi, stili differenti sono i tuoi alleati, perché creano leggerezza e dinamicità.

INTERVALLA IL TESTO CON DELLE IMMAGINI, per spezzare la lettura. Cercale con cura, perché comunicano allo stesso modo delle parole.

4 CONCENTRA I CONTENUTI: è preferibile suddividere un argomento in più articoli, piuttosto che creare un testo confusionario. La chiarezza d’intento è la prima regola, l’utente deve capire subito di che cosa stai parlando.

5 UTILIZZA Il BOLD (grassetto) per le frasi o parole importanti, il Corsivo per espressioni particolari, il Sottolineato mai (sul web indica un link: l’utente cercherà di cliccarci su e rimarrà deluso quindi evitalo come la peste).

 

RICORDATI CHE L’UTENTE ZIGZAGA

Un buon testo sul web è molto, molto, molto diverso rispetto a qualsiasi altra produzione editoriale, perché l’utente sulla tua pagina non legge ma esplora, alla ricerca di quello che gli serve. Per questo può essere utile capire come si muove sulla pagina ed inserire le informazioni  fondamentali proprio dove cade l’occhio. La distribuzione dei contenuti è davvero importante, più ancora che la lunghezza del testo. Questi sono alcuni layout efficaci, risultato di ricerche autorevoli.
Layout z Web

Secondo la tradizionale struttura a Z, che segue il modello standard dell’occhio umano, l’utente muove l’occhio sulla pagina  da sinistra a destra.

Inserisci all’inizio quello che conta. La call to action sempre in fondo.

 

 

Ricerche approfondite di Nielsen affermano che l’utente viaggia sempre da sinistra verso destra, ma con una dinamica a F: legge per intero il primo paragrafo e continua prestando attenzione soltanto ai successivi capoversi.

Più avanza nella pagina, meno legge, soffermandosi unicamente sui titoli o sulle parole in bold. E allora utilizzali! 

 

 

Per ultimo, il diagramma di Gutenberg divide  la pagina in quattro quadranti: i più importanti sono il primo in alto a sinistra e l’ultimo in basso a destra (e quel che c’è in mezzo rimane lì, un po’ sospeso).

Negli spazi azzurro e verde metti  i contenuti più importanti, es. 1 testo /2 immagine chenonverràvista  3 testo chenonverràletto / 4 form contatti o invito all’azione.

 

 

Buon lavoro!

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