TikTok: lo scandire del tempo che passa
Nell’ultimo periodo è salito alla ribalta un nuovo social network: TikTok. Conosciuto inizialmente come Musical.ly, ha recentemente cambiato nome e permette agli utenti di creare video musicali tra i 15 e i 60 secondi ed eventualmente modificarli con filtri, cambiamenti di velocità ed effetti.
Segue un particolare algoritmo, in cui non è fondamentale essere molto seguiti ma creare contenuti virali – soprattutto sui trend del momento -, che possono arrivare a milioni di visualizzazioni quasi dal nulla. Di particolare importanza è la sezione “Per te” in cui sono inseriti video in linea con i gusti del proprio profilo, testimoniando l’elevata conoscenza che il sito ha dei propri fruitori.
Ha subito trovato grande diffusione soprattutto nel pubblico tra i 10 e i 16 anni, principalmente quello femminile, ma negli ultimi mesi sono sbarcati anche personaggi pubblici e influencers che ne hanno aumentato l’attrattività, facendo sbarcare utenti di ogni età. Molti gli hanno addirittura posto l’etichetta di social del futuro, prevedendo nei prossimi anni un sorpasso della piattaforma cinese a discapito dei colossi Instagram e Facebook.
Questo exploit, seppur non ancora definitivo, è stato sicuramente facilitato dalla tendenza degli utenti a dar maggior risalto ai contenuti video rispetto alle semplici foto, che fino a poco fa regnavano incontrastate. Sui siti di proprietà di Zuckerberg infatti si vedono sempre più contenuti di questo tipo, perfino su Instagram, da sempre simbolo di semplicità e immediatezza; proprio per ovviare a questa criticità è stata creata la sezione IgTV, che però finora ha riscontrato poco successo.
Iniziano ad essere preferiti quindi contenuti più ricercati ed elaborati e si allunga il tempo medio di sessione; un cambiamento – graduale – da non sottovalutare anche per le aziende attive sui social media, che sono chiamate a stare al passo con i tempi e con i propri possibili clienti.
I pretesti per la scalata di TikTok ci sono, ora sta alla gestione dei manager e alla capacità degli sviluppatori di mantenere questo ritmo di crescita per non essere ricordati come una semplice promessa mai sbocciata, che non sarebbe una novità in questo settore. Chiedere a Snapchat.
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