Facebook lancia Workplace, il Social Network dedicato alle aziende.
Dopo due anni di test su circa 1.000 aziende, Zuckerberg introduce un nuovo servizio: Workplace.
Conosciuto in precedenza come Facebook at Work, questo nuovo strumento si propone come soluzione alla comunicazione interna alle aziende di qualsiasi dimensione e ambito.
È orientato specialmente al mobile, per facilitare il dialogo tra i dipendenti alla scrivania e quelli non in ufficio o tra colleghi dislocati in Paesi diversi, permettendo a tutti di poterlo utilizzare in modo comodo e semplice.
Workplace mantiene l’interfaccia e le funzionalità di Facebook, ma è dedicato interamente alle aziende ed è completamente separato dal fratello social network.
Si propone come alternativa alle piattaforme già esistenti come Slack, Salesforce, Yammer, Convo puntando sulla conoscenza diffusa del Social Network e un conseguente risparmio in formazione specifica.
Aziende come Danone, Starbucks, Booking.com, Club Med, Oxfam, Government Technology Agency di Singapore e Royal Bank of Scotland lo hanno adottato nella fase di prova, così come migliaia di aziende con sede in India, Stati Uniti, Regno Unito, Norvegia e Francia.
Come funziona?
Come già detto, Workplace mantiene la struttura e il funzionamento di Facebook: news feed, chat, live, reactions, post.
È possibile pubblicare immagini, partecipare a videoconferenze, comunicare con chat di gruppo e condividere documenti e file.
In aggiunta, si possono effettuare chiamate audio e video, utilizzare una dashboard per analisi e un provider per integrare Workplace con i sistemi già adottati dall’azienda.
A breve verranno implementati anche i Multi-Company Groups, dove poter collaborare con altre aziende su progetti comuni.
Il profilo degli utenti non contiene informazioni sulla vita privata e fa riferimento all’azienda che sarà libera di chiuderlo in caso di interruzione del rapporto lavorativo.
Quanto costa?
Workplace non è gratuito: dopo una prova di 3 mesi, il costo mensile per ogni account attivo è di 3 dollari fino a 1.000 utenti, 2 dollari fino 10.000 e 1 dollaro oltre questa cifra. A differenza delle altre piattaforme, si paga soltanto per gli utenti che utilizzano effettivamente lo strumento almeno una volta al mese.
Il servizio è gratuito per le Organizzazioni no-profit e per le istituzioni legate all’istruzione.
Dubbi e svantaggi
Come sempre in questi casi la questione preponderante è la sicurezza. Il team di Zuckerberg dovrà assicurare la privacy degli utenti e soprattutto l’estrema riservatezza dei dati scambiati sulla piattaforma. La mancata possibilità di poterlo installare on premise, mantenendo le informazioni sensibili all’interno dell’impresa è sicuramente uno svantaggio rispetto alle altre soluzioni concorrenti.
Altro difetto l’assenza dei fogli di lavoro (di calcolo o di testo) all’interno di Workplace, come quelli forniti da Google.
Riuscirà Workplace a diventare la normalità durante le nostre ore di lavoro?
Nel caso, il vostro capo ve lo comunicherà con una notifica! 😉
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