Gli errori delle aziende su Facebook

Gli errori che le azienda commettono su Facebook

Gli errori delle aziende su Facebook

Facebook è nato per le persone fisiche. Abbiamo tutti iniziato ed imparato ad usarlo come passatempo.

Per questo motivo molte persone, iniziando ad utilizzarlo come strumento di lavoro tramite l’apertura di una pagina aziendale, commettono degli errori.

Sono errori molto comuni in cui è semplice cascare. Vediamo insieme quali sono.

1. Ho pochi “mi piace” ne voglio almeno 10mila

La qualità ed il valore di una Pagina Facebook aziendale non è data solamente dalla quantità di “mi piace”. Anzi, spesso utilizzare questo indicatore come metro di misura non è corretto. Non conta infatti solamente la quantità di persone che mettono un singolo click, ma soprattutto l’interesse effettivo di chi segue la vostra pagina e l’intensità dell’interazione dell’utente.

Come sapete ci sono diverse tipologie di campagne a pagamento che è possibile effettuare su Facebook.

Per molte aziende la Campagna a pagamento che ha come obiettivo portare il più elevato numero di “mi piace” possibile è sempre la prima scelta. Non si considera, tuttavia, che ha più valore un utente che legge davvero i vostri contenuti, li condivide e li commenta, piuttosto che 10 utenti che mettono un click frettoloso e non sono realmente interessati ai vostri prodotti/servizi.

Anche su Facebook, quindi, occorre avere un po’ di fiuto, come offline. Occorre interagire ed investire con lo scopo di attirare persone che possono trasformarsi in clienti, non solo in spettatori passivi.

2. Non ho voglia di rispondere alle critiche

Può capitare, dal momento che Facebook è una vera e propria “piazza”, che gli utenti diano libero sfogo ai loro pareri, lasciando commenti che possono non essere sempre positivi.

Come capita molto frequentemente su Tripadvisor, gli utenti valutano con molta attenzione i commenti scritti da altri utenti.

Per questo motivo, anche se è fastidioso, occorre rispondere ad ogni singolo utente!

E’ di fondamentale importanza che il tono che utilizzate per rispondere alle critiche sia estremamente diplomatico e comprensivo. Questo non solo per fornire una risposta efficace all’utente che ha esternato la sua critica, ma soprattutto per mostrare a tutti gli altri utenti (dato che i giudizi in questione sono di pubblico dominio), che siete a disposizione dei vostri clienti e che avete tutte le intenzioni di rimediare ad eventuali mancanze o errori.

In questo modo le critiche vengono ampiamente ridimensionate e non rischiano di ingigantirsi solamente per colpa di una vostra mancata risposta.

3. Devo vendere, vendere e basta

Gli utenti utilizzano Facebook per svago, per comunicare e per informarsi. Non lo considerano come un e-commerce in cui essere continuamente sottoposti a stimoli all’acquisto.

Per questo motivo non è costruttivo nè utile per il vostro business pubblicare post che sono puri messaggi promozionali e proposte commerciali.

Significherebbe utilizzare Facebook per uno scopo diverso rispetto a quello per cui dovrebbe invece essere utilizzato, il che potrebbe infastidire le persone.

Cercate quindi di variare i contenuti, alternando post informativi a post promozionali. Acquisirete più credibilità.

 

 

 

 

 

 

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