Il mondo in QR Code

Il mondo in QR Code

Sessantotto anni fa veniva brevettato il codice a barre. Oggi, nel 2020, celebriamo con gioia la loro evoluzione: i QR code. Da circa 20 caratteri dei primi codici a barre lineari utilizzati nei supermercati degli anni ‘60 siamo passati agli oltre 7 mila di quelli bidimensionali a matrice attuali, che diventano 4 mila se consideriamo il codice come un mix di lettere e numeri. Nonostante questo importante progresso, la vera motivazione del loro recente successo risiede nella loro ruolo fondamentale svolto nella lotta contro la diffusione di un virus a livello globale.

 

Quick Response Code, creati nel 1994 da una società giapponese per rispondere all’esigenza di ottenere un maggior numero di informazioni dopo la scannerizzazione di un prodotto e scarsamente utilizzati prima del 2010, quando il mondo del marketing decide di inglobarli nelle campagne pubblicitarie, con l’intento di aiutare la rivoluzione digitale. La consapevolezza della loro esistenza aumenta in modo notevole, sebbene il loro utilizzo rimanga comunque limitato. Bisognerà aspettare il 2020 e una pandemia mondiale per assistere alla loro vera e propria crescita esponenziale. Estremi garanti del distanziamento sociale, insieme a mascherine e sanificanti, i QR code sono diventati i protagonisti del mondo dopo il lockdown, introdotti in qualsiasi tipo di attività o business appartenenti a plurimi settori, da quello della ristorazione a quello della sanità. 

 

Facili da usare e in grado di sveltire tantissime operazioni, in questo particolare momento storico, hanno raggiunto un particolare successo nel loro utilizzo proprio perché in grado di assicurare protezione e assenza di contatto diretto tra le persone e i dispositivi coinvolti, attivandosi ad una distanza minima di 25 cm per la scansione. 

 

La tecnologia dei QR code ha trovato differenti applicazioni, alcune più conosciute, altre un po’ meno, ognuna pensata per aiutare il più possibile la popolazione ad abituarsi alla nuova quotidianità pur cercando di mantenere le vecchie abitudini. Ma vediamole meglio.

 

La forma di utilizzo più eclatante è sicuramente il caso del Coronavirus QR code, nati e usati principalmente in Cina, l’epicentro della pandemia. Collegati con il sistema sanitario nazionale, questi QR code vengono impiegati come indicatori dello stato di salute dell’utente; verde, giallo e rosso i colori assegnati a ciascun caso. In altri paesi, i QR code COVID-19 vengono, invece, utilizzati come modello di autocertificazione da mostrare presso il luogo di lavoro o all’entrata di supermercati e ospedali. 

 

Altro diffuso impiego dei QR code che tutti abbiamo già sicuramente sperimentato personalmente è quello nei pagamenti da mobile. Procedura nata per assicurare una transazione più veloce, ora preferita per garantire un alto livello di sicurezza e distanziamento sociale. 

 

Non solo nel pagamento, anche nella fase di scelta del drink o della pizza. Se è vero che ormai tutti preferiscono pagare in modo telematico, è altrettanto vero che tanti preferiscono consultare il menù dal proprio smartphone, evitando così di toccare una lista precedentemente maneggiata da qualcun’altro. Ed è così che sono nati i menù in forma digitale, attivabili con la scannerizzazione dei QR code messi a disposizione da bar, locali e ristoranti. Questi QR code si dividono in due tipologie diverse: i Mobile Page QR code, completamente personalizzabili con testo, immagini e collegamenti a metodi di pagamento, e i Download File QR code che consentono all’utente di scaricare il menù per aggiungere valore all’esperienza, per esempio assicurando uno sconto sull’acquisto. 

 

L’ultimo impiego dei QR code che riteniamo degno di nota è quello che ha a che fare con le informazioni di contatto: se il virus può depositarsi su denaro e superfici, è lo stesso anche per i biglietti da visita. È cosi che è nato un nuovo modo di diffondere il proprio profilo lavorativo o personale. Anche in questo caso si differenziano diversi tipi di QR code di contatto: ci sono i vCard QR code, biglietti da visita digitali che permettono di inserire informazioni di contatto complete, caricare foto profilo e fare in modo che il tuo pubblico di destinazione aggiunga il contatto appena scansionato alla rubrica, i Whatsapp QR code, un’opzione utilizzata ad esempio dai medici che preferiscono essere contattati via chat e in generale i Social Media QR code, diffusi tra le aziende di trasporto e compagnie aeree per i biglietti elettronici e quelle di logistica per aiutare gli utenti nel tracciamento del pacco. 

 

Come abbiamo visto il QR code ha trovato in una situazione tendenzialmente sfavorevole e negativa la sua principale risorsa per il successo. Un chiaro esempio di aver saputo ricavare un’opportunità di crescita dalle circostanze provenienti dall’ambiente esterno e dal contesto sociale. 

 

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